Raggi X - Stella Maris

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Raggi X

La radiografia tradizionale (RX) consente di realizzare un’ampia serie di esami diagnostici assolutamente indolori che possono abbracciare tutti i distretti anatomici, con una particolare attenzione per il sistema muscolo-scheletrico.
Questo metodo diagnostico è basato sull’utilizzo delle radiazioni ionizzanti (raggi X), una porzione dello spettro elettromagnetico che ha la capacità di attraversare il corpo umano permettendo di ottenere delle immagini delle strutture interne che compongono il nostro organismo.
Grazie al recente avvento della radiologia digitale, oggi è possibile riscontrare un decisivo miglioramento delle immagini e, contemporaneamente, una riduzione significativa nella quantità di radiazioni ionizzanti impiegate.
Nonostante questa tecnica presenti delle criticità correlate all’impiego delle radiazioni ionizzanti, a causa della sua alta efficacia viene utilizzata con profitto in tutti i casi che giustificano il ricorso alla pratica e che non potrebbero essere risolti con altre metodologie di diagnostica per immagini.

Come funziona la radiografia
Per ottenere le immagini radiografiche di un particolare settore corporeo, il paziente viene aiutato a
liberarsi di eventuali oggetti metallici presenti sulla zona da studiare (protesi, orecchini, indumenti con bottoni o altra minuteria in materiale radio-opaco) e invitato a posizionarsi su un apposito tavolo per esporre la zona interessata a un fascio di raggi X.
Il risultato che ne deriva, ovvero la radiografia, viene ottenuto grazie alla capacità dei raggi X di impressionare una pellicola fotografica con un’intensità diversa a seconda degli “ostacoli” incontrati attraversando diversi tessuti.
Benché la radiografia non sia dolorosa e non presenti alcun tipo di fastidio (il “passaggio” dei raggi X non viene percepito in alcun modo dal paziente), le radiazioni ionizzanti alla base di questa tecnologia comportano un effetto biologico negativo sui tessuti corporei che vengono attraversati: nonostante la dose di radiazioni per ogni singola radiografia sia molto bassa, è opportuno che ogni esame radiologico sia opportunamente giustificato da uno specialista in base a un preciso quesito diagnostico che non può essere risolto con metodologie differenti.
Per questo motivo, le donne in età fertile (o in gravidanza) e pazienti in età pediatrica possono sottoporsi a una radiografia esclusivamente nei casi in cui non sia possibile procedere altrimenti.

Impieghi della radiografia
La radiografia tradizionale rappresenta uno degli esami diagnostici più antichi e comuni.
Utilizzata spesso per lo studio del torace in virtù della sua capacità di evidenziare focolai infettivi, possibili congestioni polmonari o versamenti pleurici, la tecnologia RX può essere impiegata anche per sondare lo stato di salute dell’apparato osteoarticolare, gettando luce sull’entità di fratture, osteoartrosi o tumori ossei.

dottori

Dott.ssa Fascetti Eva
Dott. Antonio Ripani

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